Usare l'Energia Positiva

Tàijíquán (太極拳? Wade-Giles T’ai Chi Ch’üan  – pugno della suprema polarità)
Forma di combattimento basata sul controllo dell’avversario secondo i principi taoisti dell’alternanza fra Yin e Yang, le tecniche di questo stile vengono applicate evitando il contrasto e ricercando la fluidità e le linee di minor sforzo. È divisa principalmente in cinque stili (Chen, Yang, Wu, Wu Yu-Xiang e Sun) di cui il più antico (lo stile Chen) può esser fatto risalire al 1600. Sebbene sia a tutti gli effetti una disciplina marziale e di combattimento in occidente è diventata popolare nella sua forma di ginnastica per la salute (che è quello che viene insegnato nella maggior parte delle scuole), se si fanno bene gli esercizi (questa arte marziale è la ginnastica cinese) si impara l’uso dell’energia.


sono molto motivato per il mio nuovo corso di TàijíquánYang

8-8-8 Sposi

Ecco già .. ma guarda un po’
un post da fare senza colpo ferire
non ci si può certo far sfuggire.

Fortunato chi si sposa oggi
una coppia di amici che conosco
laggiù lontani ma che sarà
sicuramente gran felicità.

Tanti auguri a Paolo e Moreno!
oggi sposi in Canada terrà di sogni e libertà.

Le famiglie Arcobaleno

È stato l’intervento più bello dal Palco del Pride, vero e sentito, di fatti e non di parole, di sentimenti e di voglia di emergere, di visibilità e di dignità.

Grazie Giuseppina La Delfa – www.famigliearcobaleno.org



Discorso dal Palco del Bologna Pride – 28 giugno 2008 di La Delfa Giuseppina Presidente di Famiglie Arcobaleno, associazione di genitori omosessuali

Sono 38 anni che facciamo i pride. E siamo tutti un po’ stanchi di ripetere e chiedere le stesse cose anno dopo anno. Ma dire che i pride non sono serviti a nulla sarebbe falso : ognuno è servito, mai come ora si è parlato di omosessualità .

Ma certo non pensavamo che sarebbe stato così difficile ottenere dignità e rispetto.

Quelli che dovrebbero essere i nostri interlocutori privilegiati, i politici che fanno le leggi, fanno finta di non vederci e di non sentirci.

Domani probabilmente, nei giornali, avremo il solito silenzio vergognoso della politica timida e paurosa e ipocrita e i soliti insulti da quella demagoga che nutre l’ignoranza e la violenza.

E come al solito qualcuno farà finta di scandalizzarci perché abbiamo portato i nostri figli al pride. Qualcuno che dimenticherà di dire alla gente che i nostri figli non sono tutelati nei loro affetti e nei loro beni.

I nostri figli sono qui con noi perché oggi è il giorno della festa : una grande e bella festa alla quale hanno diritto di partecipare, sono qui perché, in quanto famiglie, non è possibile separarci dal resto del mondo. Perché tutti i giorni, noi e i nostri figli, viviamo insieme alla gente, visibilmente, da padri gay e madri lesbiche ma … non siamo solo soltanto gay e lesbiche o trans !

I nostri figli sono qui perché siamo parte del tessuto sociale, perché siamo madri e padri e anche figli e figlie, siamo nipoti, cugini, siamo cittadini che lavorano, studiano, s’ammalano, siamo persone che perfino muoiono quando arriva il momento e che impazziscono perché non sanno che fine farà il figlio avuto con la compagna, perché non sanno se il figlio potrà ereditare dall’altro genitore di cuore, di pancia di testa ma non legale, non sa nemmeno se il compagno stesso sarà buttato fuori di casa da parenti ignari o poco rispettosi.

Ecco perchè sono qui i nostri figli : perché sono la nostra vita e noi siamo al loro, perché testimoniano e chiedono insieme a noi diritti e tutela che ci spettano ce spettano loro. Sono qui perché hanno bisogno di certezze e di sicurezza. Ma più di tutto, sono qui perché desiderano rispetto e dignità per loro e per noi, loro genitori. Cosi come lo pretendono i genitori dell’AGEDO per i propri figli.

Ecco ! La gente deve cominciare a pensare in altri termini e non vederci come distorti fastidiosi !

E’ a loro che voglio parlare ora :

ricordatevi che siamo le vostre figlie e i vostri padri, siamo i vostri insegnanti, siamo architetti e commercianti, siamo i vostri vicini di casa che salutate ogni mattina col sorriso e quelle che comprano insieme a voi il giornale all’edicola sotto casa.

Siamo parte integrante di questa società, siamo persone a voi care ma spesso non sapete che siamo omosessuali. Non lo sapete perché abbiamo paura per noi, e per voi. Abbiamo paura di imbarazzarvi, abbiamo paura di non essere più amati da chi ci ma da sempre. Abbiamo paura di farvi del male.

E intanto, noi siamo ancora qui a gironzolare senza identità….

Quando finirà la festa, domani, molti di noi torneranno a casa, nel proprio quartiere, al lavoro, rimettendo la maschera dell’occultazione e a volte della bugia.

Ora se la politica non ci ascolta, se la politica ci insultata e ci ignora, è perché la gente che abbiamo intorno non ci sostiene e non ci protegge, perciò è verso al gente che dobbiamo andare ed è alla gente che dobbiamo parlare.

L’esperienza delle Famiglie Arcobaleno dimostra che andando verso la gente e dando loro fiducia, si riesce con pazienza e determinazione a superare l’imbarazzo, la vergogna, la delusione di chi ci ama e di chi ci sta vicino.

La gente non ci conosce, non vuole capire una cosa fondamentale : io sostengo che NON SIAMO UNA MINORANZA.

Siamo parte integrante di questo mondo, siamo parte della loro vita, da sempre ! Solo che ora vogliamo vivere alla luce del sole i nostri amori, le nostre relazioni, le nostre vite. E non è possibile estirparci come la gramigna ! non siamo erbacce da buttare via ma siamo aperte integrante delle vostre vite, siamo colori e luce, siamo ricchezza e varietà, siamo forza dirompente e creativa !

Dobbiamo costruire relazioni più vere con la gente : svegliamoci anche noi ! si togliamo il velo e siamo visibili ! per rispetto verso noi stessi. Noi delle Famiglie Arcobaleno l’abbiamo fatto per dovere e responsabilità verso i nostri figli, è tempo di farlo tutti quanti per rispetto e dovere verso noi stessi !

Allora avremo i diritti. E i doveri che ne conseguono.

Si, li avremo perché la politica demagoga e la chiesa demagoga non potranno più insultarci e ignorarci quando avremmo costruito una rete di accoglienza e di protezione. La vera libertà comincia da noi: siamo responsabili delle nostre vite. La dignità comincia dalla trasparenza, dalla chiarezza, dall’orgoglio, dalla visibilità.

Dobbiamo continuare a pretendere dialogo e ascolto da tutte le realtà politiche e sociali per ottenere pari diritti, laicità, dignità, ma prima di tutto dobbiamo convincerci che è attraverso la visibilità che riusciremo ad essere vivi davvero.

Facciamoci vedere. Togliamoci le maschere !

Buon pride a tutti |

saving loving

 

First I was afraid
I was petrified
Kept thinking I could never live
without you by my side

But I spent so many nights
thinking how you did me wrong
I grew strong

I learned how to carry on
and so you’re back
from outer space
I just walked in to find you here
with that sad look upon your face
I should have changed my stupid lock
I should have made you leave your key
If I had known for just one second
you’d be back to bother me

Go on now go walk out the door
just turn around now
‘cause you’re not welcome anymore
weren’t you the one who tried to hurt me with goodbye
you think I’d crumble
you think I’d lay down and die
Oh no, not I
I will survive
as long as i know how to love
I know I will stay alive
I’ve got all my life to live
I’ve got all my love to give

and I’ll survive
I will survive

It took all the strength I had
not to fall apart
kept trying hard to mend
the pieces of my broken heart
and I spent oh so many nights
just feeling sorry for myself
I used to cry

Now I hold my head up high
and you see me
somebody new
I’m not that chained up little person
still in love with you

and so you felt like dropping in
and just expect me to be free
now I’m saving all my loving
for someone who’s loving me

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Song Lyrics

ri-decalogo breve

un pizzico di serietà                        (spesso ne eccedo),
uno di leggerezza                            (spesso ne sono carente)
una dose di coraggio                     (che non sia stoltezza)
ma con uno spruzzo di follia         (indispensabile sempre)

Edipo, fuori e dentro di noi

"Tu IMPLORI
ed OTTERRAI
solo che tu voglia
prestare orecchio ai miei CONSIGLI
ed accoglierli
di curare il MORBO
avendo un CONFORTO dei mali
ed un sollievo.

ASCOLTA,
fra i cittadini di Tebe essendo io giunto per ultimo
a voi tutti, o Cadmei, questo PROCLAMO:

Chi di voi sa
da qual MANO fu UCCISO Laio, il figlio di Labdaco,
gli IMPONGO che tutto a me CONFESSI.

Se l’accusa contro sè stesso rivolge per TIMORE
sappia
che nessun male gli verrà inflitto
e ILLESO andrà da questa terra in ESILIO.

Se STRANIERO fu l’ assassino
che lo conosce non taccia:
sarà ricompensato
e gli sarà concessa la GRAZIA.

Ma se TACERETE
TEMENDO
per l’ amico o per voi stessi
ecco cosa accadrà.

A quell’uomo, chiunque egli sia,
io pongo DIVIETO,
che nessuno di questa terra
ONDE HO L’ IMPERO ED IL TRONO
lo ACCOLGA o gli PARLI;
lo renda partecipe delle offerte ai numi
o gli somministri l’acqua lustrale,
e da ogni CASA venga cacciato.

EGLI  E’ IL NOSTRO MORBO

E se per caso IO infrangessi il DIVIETO
CADA SU DI ME LA MALEDIZIONE.

E siccome io ora REGGO IL REGNO
che già fu di Laio,
sua MOGLIE e il suo letto POSSEGGO,
suoi FIGLI sono i miei FIGLI
CONCEPITI DAL MEDESIMO GREMBO
per lui COME PER MIO PADRE io combatterò
e batterò ogni strada per CONOSCERE
chi si MACCHIO’ LE MANI
col SANGUE di Laio

E supplico che gli DEI
a chi non mi seguisse nella vendetta
rendano STERILI le TERRE e le MOGLI."



Cieco Edipo
cieco non vedi
dentro di te
la colpa che macchia
la città che dici di amare
Cieco Edipo
inconsapevole volontario responsabile
credi di essere nel giusto
mentre tutto quello che hai svolto
e continui a svolgere
si rivolgerà contro di te.

Cieco Edipo che ti credi
il più furbo degli uomini
e sei prima vittima
ed esattamente solo di te stesso
e con il tuo comportamento
decreti la triste fine
di te e dei tuoi cari, la tua stirpe.

Tua involontaria imperdonabile colpa..



preparando un Edipo
MILLE ne trovi dentro di te
che urlano la loro INNOCENZA
MALEDICENDO così te stesso
mentre invochi nell’ ALTRO la COLPA
della SOFFERENZA che è in TE.

E anche quanti paralleli
nella nostra società
che cerca il NEMICO FUORI
mentre l’unico NEMICO
è esclusivamente DENTRO di noi.

Umana insensataggine
Edipo fu scritto 2500 anni fa
e noi siamo ancora CONVINTI
di essere sempre dalla parte delle RAGIONE
che raramente è, mentre il DUBBIO
dovrebbe essere il nostro unico VANGELO.